Senza
rendersene conto si ritrovarono soli: gli altri si erano discretamente
appartati.
Asier
fu il primo ad infrangere il silenzio: - Il contatto con la tua mano mi
trasmette
una
strana energia. Mi sento come trasportato in un indefinibile spazio di
remote
e profonde sensazioni. E' come se le porte di un mondo fantastico
e dimenticato
stessero
aprendosi dinnanzi a me.
-
E tu, grazie alla tua sensibilitá, sei sempre stato vicino a tale
dimensione...
-
la lamia si affrettó ad aggiungere.
Copyright © 1998 Angelo Cacciola
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