In effetti,
tra i grandi progressi dell'umanitá di quegli anni,
si annoverava
la capacità di trasferire cose e persone nel tempo.
Per cui non
deve stupirci l'idea di una raffineria che funzioni (e inquini!)
nel passato
e che trasferisca la sua produzione nel terzo secolo del duemila.
Usando, per
la bisogna, quelle che chiamavano condutture spazio-temporali,
vagamente
simili ai nostri oleodotti.
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